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alcuni lavori - selected works

Dirige per la prima volta in Sud America la prima opera dodecafonica di Schönberg. Il libretto di Gertrud Kolisch Schönberg intreccia il tradimento amoroso di una coppia con quello musicale della partitura. La regia di Camozzi mette in risalto l’aspetto ironico e il carattere concettuale dell’opera. La messa in scena, pensata per lo spazio sperimentale del Teatro d’Opera di San Paolo, era preceduta dal DJ set techno del collettivo Fractal Mood.

È attore in L’Empireo (The Welkin) di Lucy Kirkwood, con la regia di Serena Sinigaglia — uno degli spettacoli più recenti e significativi della celebre regista milanese. La tournée italiana sta riscuotendo grande successo e interesse per la forza del testo e il cast d’eccezione quasi interamente femminile, in cui Camozzi è l’unico interprete maschile, chiamato a dare voce ai tre personaggi uomini del testo originale.

È interprete in Lear e la Ruota Gigante, una poetica riscrittura del classico shakespeariano, diretta da Andrea Collavino.

VOID è una performance e installazione di Alvise Camozzi (co-direzione Beatriz Sayad), scritta con Letizia Russo, che indaga l’oblio della memoria collettiva a partire dal disastro del Césio-137 di Goiânia. L’opera intreccia monologo, testimonianze, materiali documentari e visioni personali. Lo spazio scenico si apre al pubblico invitandolo ad attraversarlo liberamente. I suoni di Daniel Maia accompagnano il percorso immersivo, composto da sonorità interattive.

In una riscrittura teatrale di Emanuele Aldrovandi del classico di Albert Camus La peste, diretta da Serena Sinigaglia, Camozzi interpreta tre personaggi, tra cui Padre Paneloux e Cottard. Lo spettacolo, realizzato subito dopo la pandemia, riflette sulle fragilità collettive e sulle responsabilità individuali. In scena, oltre a Camozzi, Oscar De Summa, Mattia Fabris, Matteo Cremon.

Testo di Letizia Russo ispirato alle Metamorfosi di Ovidio e a Le Dionisiache di Nonno di Panopoli, ambientato durante le processioni di Dioniso. Camozzi lo dirige e interpreta con Matteo Cremon e Valentina Brusaferro in uno spettacolo site-specific nel bosco, al festival Scene di paglia (Padova), con sound design immersivo e spazializzato in quadrifonia di Andrea Santini, che avvolgeva il pubblico disposto intorno agli attori.

Cura la regia di un testo emblematico di Cordelia Lynn (Lela e Cia), tradotto e interpretato da Malu Bierrenbach e Conrado Caputo. Il lavoro, di grande impatto sonoro, racconta la vita di una donna, dall’adolescenza all’età adulta, immersa in una zona di guerra.

Dirige João Miguel, considerato tra i più importanti attori del cinema brasiliano, nel monologo Só (Primo Amore) di Letizia Russo, con scenografia installativa dell’artista Laura Vinci. Lo spettacolo è stato candidato ai principali premi teatrali brasiliani e ha vinto il Premio Shell.

Cura la regia ed è interprete in O Feio (Der Hässliche) di Marius von Mayenburg, commedia nera del noto drammaturgo tedesco. L’opera offre una critica acida e pungente al sistema della bellezza, intesa come strumento di potere e sopraffazione.

Babel è un testo di Letizia Russo ispirato all’universo fantascientifico di Philip K. Dick, che rielabora in un dramma sull’amore e le sue dipendenze. La fortunata messinscena di Camozzi si sviluppa attorno a un modulo sospeso ideato dall’artista William Zarella Jr., circondato da sculture di cera di grande suggestione. Le sonorità immersive di Henrique Iwao accompagnano gli interpreti Caroline Abras, oggi tra le più importanti attrici del cinema brasiliano, e l'esperiente Rodrigo Fregnan.

O Bosque è un testo di David Mamet (1979) che esplora l’“inquietezza adolescenziale” e la difficoltà della comunicazione in un rapporto di coppia. Camozzi ne cura la regia e la realizzazione, affiancato dall’artista William Zarella Jr., che firma la scenografia. Interpretato da Bruno Kott e Cristine Perón, lo spettacolo è stato accolto dalla critica brasiliana con apprezzamento per la sua incisiva lettura generazionale.

Psicotropico è un monologo multimediale sulla perdita, costruito a partire da diversi lavori installativi di William Zarella Jr. - Camozzi vi sovrappone differenti piani narrativi, unendo elementi verbali, sonori e visivi in un’esperienza immersiva.
Camozzi si è formato alla Paolo Grassi di Milano e, in precedenza, alla scuola di Commedia dell’Arte A l’Avogaria di Venezia.
Nel corso del suo percorso professionale ha sempre alternato il lavoro di attore, al servizio di progetti teatrali di diversa natura, a quello di autore e, spesso, anche interprete dei propri lavori artistici, teatrali o audiovisivi. Attualmente è in tournée italiana come attore nello spettacolo L'Empireo (regia di Serena Sinigaglia). Nel 2026 con Piccolissima Compagnia Veneziana – formazione da lui fondata con l'attrice Roberta Colacino e il drammaturgo Leonardo Mello – metterà in scena Ascolta Sassolino per il Teatro Stabile di Trieste e sarà ospite dell'Espaço do Tempo di Montemor (Portogallo) per la nuova produzione La Gita. Esercizi di metonimia.
A San Paolo, Brasile, dove ha vissuto in maniera continuativa fino a pochi anni fa, Camozzi ha lavorato e lavora principalmente come regista, mettendo in scena soprattutto autori contemporanei. Tra questi, oltre a Letizia Russo — con la quale collabora da lungo tempo anche in progetti inediti — figurano Spiro Scimone, David Mamet, Cordelia Lynn e Marius Von Mayenburg. Per l’opera lirica ha firmato la regia della prima opera dodecafonica di Schönberg, Von Heute Auf Morgen, per il Teatro d’Opera di San Paolo, riscuotendo notevole successo di critica e pubblico, oltre ad aver lavorato come assistente in diverse produzioni.
Camozzi scrive spesso i suoi lavori, collaborando con artisti delle arti visive — in particolare con William Zarella Jr., con cui mantiene un sodalizio artistico di lunga data — e con musicisti impegnati nella sperimentazione sonora. Nei suoi lavori pone grande attenzione ai processi percettivi e all’esperienza liminale dello spettatore.
Come attore, ha collaborato con artisti di primo piano: in Italia con Serena Sinigaglia, Andrea Collavino, Veronica Cruciani, Massimo Navone e Massimiliano Cividati; in Brasile con Gabriel Villela, per il quale ha interpretato Mefisto in un memorabile UrFaust, presentato al Festival Čechov di Mosca. Ha inoltre lavorato in modo continuativo con Mauricio Paroni de Castro, di cui è stato protagonista in diverse produzioni. Sempre come attore e autore, ha partecipato a numerosi progetti televisivi e a produzioni cinematografiche indipendenti.